Su fronte benzilpenicillina qualcosa si sta muovendo. In Toscana, grazie alla delibera proposta dall'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, approvata poi dalla Giunta, il costoso farmaco sarà totalmente a carico del Servizio sanitario regionale. Le Aziende sanitarie dovranno somministrarlo gratuitamente e in sicurezza ai cittadini che ne fanno uso. Nella delibera le Aziende sanitarie toscane "sono chiamate a mettere in atto interventi tesi a garantire ai pazienti che necessitano della terapia farmacologica con benzilpenicillina benzatinica una adeguata assistenza sia infermieristica che medica, al fine di una corretta somministrazione del farmaco in condizioni di sicurezza.”
Dato che la siringa preriempita disponibile in Italia, prodotta dalla Biopharma, crea problemi nell'utilizzo, la delibera dell'assessore Scaramuccia ha stabilito che qualora il servizio sanitario ritenesse che le preparazioni dei medicinali disponibili in Italia non fossero adatte agli specifici trattamenti, le aziende sanitarie toscane si dovranno attivare per l’importazione del medicinale ritenuto più idoneo.
“Stiano tranquilli pazienti e famiglie – ha dichiarato l’assessore Scaramuccia –. Si era verificata una mancanza di disponibilità del farmaco in fascia A (rimborsabile), e i pazienti dovevano acquistarlo a caro prezzo. Ora, con questa delibera, le Asl lo erogheranno gratuitamente, e in condizioni di assoluta sicurezza”. Ogi anno, solo in Toscana, circa 3.000 persone ricorrono alla benzilpenicillina. Il famaco è tuttora utilizzata per la profilassi della febbre reumatica e della sifilide, trova impiego anche nelle recidive delle infezione delle prime vie respiratorie. Non resta che augurarsi che l'iniziativa dell'assessore Scaramuccia sia estesa in tutta Italia, perchè in un paese civile il diritto alla salute non può essere calpestato.
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