Cittadinanzattiva ha chiesto all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) di intervenire per trovare una soluzione alla situazione di disagio in cui si trovano i pazienti in trattamento con benzilpenicillina benzatinica. Nel comunicato del 26 gennaio 2012, la onlus avanza l’ipotesi di importare il farmaco dall’estero o di farlo produrre dall’Istituto Chimico farmaceutico Militare. Da maggio 2011 una fiala di penicillina è passata da 2 a 24 euro e da fascia A, mutuabile, a fascia C, a carico del cittadino. Inoltre il nuovo formato, costituito da una siringa preriempita, crea problemi nell’utilizzo in quanto il preparato, spesso, cristallizza. Cittadinanzattiva onlus, si legge sul sito web, “è un movimento di partecipazione civica che opera in Italia e in Europa per la promozione e la tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori."
Riporto per intero il testo del comunicato indirizzato all'AIFA:
“Cittadinanzattiva, con una lettera firmata dai coordinatori del Tribunale per i diritti del malato e del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici, ha inviato una richiesta d’intervento all’AIFA in merito alla grave difficoltà d’accesso lamentata dai cittadini relativa al farmaco Benzilpenicillina Benzatinica. Il farmaco è impiegato nel trattamento di infezioni sostenute da microrganismi sensibili alla Benzilpenicillina, nella profilassi della malattia reumatica e delle recidive, lue (sifilide). Cittadinanzattiva e diverse associazioni a tutela dei diritti dei cittadini hanno ricevuto negli ultimi mesi numerose segnalazioni sul disagio dovuto al passaggio in classe C del farmaco Benzilpenicillina Benzatinica, prodotto unicamente dall’azienda farmaceutica Biopharma, in una nuova formulazione già pronta per l’uso, in siringa pre-riempita.
Il costo del farmaco dal maggio del 2011 è passato da 2 euro a 24 euro, con un rincaro del 1200%; tale aumento di costo è di fatto insostenibile per i malati ed inaccettabile, specie quando il farmaco viene utilizzato per la cura di patologie croniche, soprattutto in età pediatrica, come nel caso della malattie reumatiche, e quando la cura con questo farmaco si rende indispensabile ed insostituibile oltre che salvavita. Inoltre si registra spesso l’esigenza di dover utilizzare più fiale per l’improvvisa ostruzione della siringa, dovuta alla cristallizzazione della sostanza e quindi alla conseguente necessità di dover acquistare più fiale.
L’AIFA ed il Ministero della salute si stanno occupando del problema sollevato e nonostante l’impegno annunciato e la promessa da parte dell’AIFA e del Ministero della Salute di individuare tutte le soluzioni possibili alla risoluzione del problema, ribadita anche in un’intervista del 26 settembre 2011 rilasciata dall’allora Direttore generale dell’AIFA Guido Rasi al Corriere della Sera, a tutt’oggi, non sembra che siano stati adottati provvedimenti, né che sia stata fornita comunicazione sulle azioni che si intende intraprendere per garantire l’accesso al suddetto farmaco.
Cittadinanzattiva ha quindi richiesto di adottare al più presto un provvedimento al fine di consentire una soluzione rapida al problema denunciato dai cittadini; valutando anche l’ipotesi di consentire l’importazione del farmaco dall’estero o la produzione dello stesso presso l’Istituto Chimico Farmaceutico Militare. Di conoscere eventuali provvedimenti già adottati o che si intende adottare in merito e di fissare un incontro al fine di contribuire all’individuazione di possibili altre soluzioni.”
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