Il pm torinese Raffele Guariniello ha avviato un’inchiesta che dovrà stabilire il nesso di causalità tra l’utilizzo del telefonino e l’insorgere di un tumore cerebrale. Il caso, arrivato all’Osservatorio sui tumori professionali della Procura di Torino, riguarda un torinese di 45 anni, autotrasportatore, affetto da glioblastoma, un tumore al cervello dalla prognosi infausta. Nessun nome al momento sul registro degli indagati, sotto accusa, invece, il cellulare che l’uomo utilizzava da 20 anni, per lavoro, circa sette ore al giorno. Telefonate della durata media di dieci minuti, effettuate senza l’ausilio di auricolare o viva voce.
In Italia, nel dicembre 2009, la Corte d’Appello di Brescia, con sentenza n. 514, riconosceva la malattia professionale per uso eccessivo del cellulare a un dirigente colpito da tumore al cervello e condannava l’Inail a corrispondere all'uomo una rendita pari all'80% di invalidità. Nelle motivazioni della sentenza si legge: “È documentato, per quanto la letteratura non porta a un giudizio esaustivo, il rischio aggiuntivo per i tumori cerebrali, e in particolare per il neurinoma, dopo dieci anni di esposizione a radiofrequenze emesse da telefoni portatili e cellulari”. Il dirigente aveva contratto una grave patologia cerebrale, in quanto, durante il lavoro, “aveva utilizzato il telefono cellulare e il cordless per una media di 5-6 ore al giorno e per un periodo di 12 anni”. Il 31 maggio 2011 è arrivato anche il verdetto del'Oms che ha stabiito l'esistenza del nesso di causalità tra l’uso del cellulare e l’insorgenza di tumori.
Argomenti correlati
Acido retinoico efficace contro il tumore alla prostata e al seno
Lo stress cronico provoca il cancro, ora sappiamo perché
Melanoma, in Italia 20 diagnosi al giorno, sole e lampade sul banco degli imputati
Lo stress uccide le nostre cellule cerebrali
Saponi e dentifrici tossici se a base di triclosano, composto simile alla diossina
Pesticidi e Parkinson, in Francia riconosciuto ufficialmente il nesso di causalità
Cellulari: il rischio di cancro dipende dallo sponsor della ricerca
Inquinamento ambientale, nel 2050 sarà la prima causa di morte nel mondo
In Italia lo smog causa 50.000 morti l’anno, in Pianura Padana toglie tre anni di vita
Studio ISS: 1.200 vittime all’anno da amianto, raffinerie e rifiuti industriali