Nel rapporto di coppia la donna usa il dialogo per affrontare e risolvere i problemi quotidiani, l'uomo, invece, spesso lo considera inutile e lo evita. Uno studio americano ha scoperto perché maschi e femmine hanno una diversa propensione al confronto verbale.
Le donne che da tempo se ne erano fatte una ragione, dopo questo studio dovranno proprio rassegnarsi. L’uomo non è incline al dialogo, non perché sia pigro o lo consideri poco virile, non accetta il confronto semplicemente perché lo ritiene inutile. Lo studio che assolve la reticenza maschile al confronto verbale arriva dalla Università del Missouri - Columbia, Stati Uniti, ed è pubblicato sulla rivista Child Development. La ricerca è stata condotta da un team di psicologi che per tre anni ha esaminato un gruppo di duemila bambini e adolescenti di entrambi i sessi. Al termine del periodo di test gli psicologi sono arrivati alla conclusione che, mentre per le femmine il dialogo è importante perché le fa sentire capite e amate, per i maschi la discussione su eventuali problemi è avvertito come una perdita di tempo, una fonte di disagio che li fa sentire “strani”.
Amanda Rose, coautrice della ricerca, spiega che i risultati dello studio tolgono validità alla teoria, in voga per anni, che considera gli uomini poco propensi al dialogo per motivi legati all'imbarazzo o alla paura di sembrare deboli. “Le risposte che abbiamo ottenuto dai ragazzi – dichiara Amanda Rose - suggeriscono, piuttosto, che non credono che parlare dei problemi sia particolarmente utile”.
Alla luce di questa scoperta i genitori, nel confronto quotidiano con i figli, potranno adottare due approcci diversi: alle femmine spiegheranno che il dialogo non è l’unico modo per affrontare i problemi, ai maschi, invece, insegneranno che confrontarsi sulle difficoltà può aiutare a superarle e non è mai una perdita di tempo.

