La pillola dei cinque giorni dopo arriva in Italia accompagnata da dubbi e polemiche. Ottenuta l'approvazione del Consiglio Superiore di Sanità e l’autorizzazione dell' Aifa (Agenzia italiana del farmaco), il 14 novembre 2011 ne è stata autorizzata la commercializzazione. EllaOne è un farmaco utilizzabile come metodo di contraccezione d'emergenza durante le 120 ore (5 giorni) successive ad un rapporto sessuale, a differenza della cosiddetta “pillola del giorno dopo” (levonorgestrel) che è efficace entro le 72 ore. Ogni compressa contiene 30 mg di ulipristal acetato che, agendo sul progesterone, è in grado di bloccare l’ovulazione. Nel foglietto illustrativo si legge che prima della somministrazione va esclusa l’esistenza di una gravidanza, il medico che la prescriverà dovrà, quindi, far eseguire anche il relativo test.
Il via libera ottenuto da EllaOne lascia, tuttavia, aperto un dubbio. Se l’ulipristal acetato, oltre a inibire l’ovulazione, rende la mucosa uterina inidonea all'impianto dell’ovulo fecondato, nulla impedisce al farmaco di agire come abortivo. I risvolti etici della questione esigono maggiore chiarezza sull'argomento, affinché ogni donna sia veramente libera di scegliere e non lo facciano altri per lei.
Argomenti correlati
Allarme antibiotici, la claritromicina può danneggiare il cuore
Movimento per la vita presenta ricorso al Tar contro la pillola dei 5 giorni dopo
giovanni 11/16/2011 16:56